Alla scoperta dell’Azienda Agricola Casebianche

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Immersa in un paesaggio da sogno, l’azienda agricola Casebianche di Torchiara è salita alla ribalta in soli 10 anni aggiudicandosi il riconoscimento dei Tre Bicchieri Gambero Rosso con un rosato e un rosso frizzante entrambi rifermentati in bottiglia

Patrimonio Mondiale Unesco dal 2010 e Riserva della Biosfera dal 1997, il Cilento è una terra antica, ricca di testimonianze archeologiche e caratterizzata da una biodiversità che da sola riesce a rendere giustizia al concetto stesso di “macchia mediterranea”. È in questa sorta di paradiso terrestre rimasto intatto che sorge Casebianche, la cantina di Torchiara che in poco più di 10 anni di attività è stata in grado di farsi conoscere e riconoscere per l’unicità delle sue bottiglie, affermandosi nel panorama enologico nazionale, e non solo, con vini biologici dall’estro giocoso e leggero, contagiosi per il loro piglio ammiccante.

 

La storia di Casebianche , dall’architettura alla viticoltura

La cantina Casebianche deve la sua fortuna all’intuizione dei fondatori, Pasquale e Betty, entrambi architetti che nel 2007 decidono di trasferirsi a Torchiara, piccolo paese all’ombra del Monte Stella, poche case bianche e vasti terreni agricoli bagnati dal torrente Acquasanta.

L’avventura ebbe inizio con la produzione di vini da uve fiano e aglianico, rigorosamente bio: i due bianchi “Cumalè” e “Iscadoro” e i due rossi “Dellemore” e “Cupersito”. Dopo alcune sperimentazioni ecco la nascita dei rifermentati. Vini che hanno conferito un bel tocco di leggerezza e brio in un panorama caratterizzato, fino a quel momento, da vini più strutturati e dal grado alcolico maggiore.

La Matta, in un gioco di carte napoletane è una sorta di asso nella manica che svolta la partita, nome “azzeccatissimo” per il primo di questi vini, lo spumante rifermentato da uve fiano, la cui peculiarità è proprio la sua “versatilità”. Soddisfatti del suo successo, Betty e Pasquale decisero poi di proseguire la strada “frizzante” intrapresa, con il Fric, rosato frizzante da uve Aglianico, un breve contatto con le bucce conferisce a questo vino un colore rosa brillante. Vino che ha conquistato anche i giudici della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, che per l’edizione 2016 gli hanno conferito il maggior punteggio, prima volta in assoluto di un vino frizzante col fondo campano.

Non poteva a questo punto mancare nella produzione di Casebianche un rosso frizzante rifermentato metà Aglianico e metà Barbera, il Pashkà, che deve invece il nome a una crasi tra la parola Pascià e il nome di Pasquale, suo creatore, e che ha onorato la tradizione della cantina guadagnandosi, come il suo predecessore, l’ambito Tre Bicchieri 2018.

 

La cantina Casebianche guida la ribalta dei vini frizzanti in Italia

Il Cilento non è zona di vini frizzanti, ma questo non ha impedito a Pasquale e Betty di lanciarsi in quest’avventura, guidati solo dall’istinto e da una forte determinazione a fare bene.

Le prime 1000 bottiglie de La Matta vedono la luce nel 2010 grazie a un metodo di rifermentazione tutto naturale, che consiste nel refrigerare una parte del mosto per bloccarne la fermentazione e usarla poi come liquer de tirage per la rifermentazione in bottiglia, che comincia naturalmente in primavera.

Questa tecnica permette di ottenere un prodotto naturale, dalla macerazione breve, senza senza aggiunta di zuccheri, lieviti e solfiti, e col fondo, in cui cioè i residui della fermentazione non vengono filtrati. Un modo nuovo di fare vino che di leggero però ha soltanto le bollicine.

Produrre vini biologici col fondo è una scelta coraggiosa, che richiede un importante lavoro tecnico e massima attenzione in tutte le fasi della filiera, dalla raccolta, alla fermentazione, all’imbottigliamento del vino.

Una scelta premiata anche dal cambiamento di occasioni di consumo, di un pubblico che richiede sempre più spesso vini dal tocco leggero e dalla beva fresca e immediata. Questi riconoscimenti sono la conferma di aver intrapreso la giusta direzione. Bravi.

 

Scopri i vini della cantina Casebianche con Si-Wine

Il mio incontro con Casebianche è stato un vero e proprio colpo di fulmine.

Agricoltura sostenibile nel rispetto della biodiversità del territorio, cura, attenzione, grande simpatia e accoglienza dei produttori: ci sono tutti gli elementi per “stappare” i vini di Casebianche.

Su Si-Wine troverete in vendita tutte le loro bottiglie, da La Matta, ai celebri Fric e Pashkà, ai tradizionali rossi Dellemore e Cupersito ai bianchi Cumalè e Iscadoro, vini biologici, prodotti dalle uve Aglianico, Fiano e Barbera dei vigneti di proprietà. Da poco uscite le nuove annate 2018 e sinceramente non vedevo l’ora di proporli.

Vi piaceranno perché sono vini che portano allegria e sete!

 

Vai ai vini di Casebianche a questo link.