10 vini irpini che non puoi perdere

Dal Fiano di Avellino, al Taurasi passando per il Greco di Tufo: i vini irpini sono conosciuti e amati in tutto il mondo. Ecco i 10 che secondo Si-wine non puoi perdere!

L’Irpinia è una regione ricca di tesori, in particolare per quanto riguarda la produzione vinicola: è proprio in questa regione fertile, caratterizzata da suoli argillosi, un’esposizione ottimale e un clima favorevole, che crescono vitigni pregiati, e che vengono alla luce alcuni tra i vini più celebrati e amati d’Italia.

Scopriamo insieme quali sono i 10 vini iripini che non puoi assolutamente perdere in questo viaggio alla scoperta del patrimonio enologico dell’Irpinia!

 

Vini e vigneti dell’Irpinia

L’Irpinia è da sempre patria di grandi vini: la coltivazione e la produzione di vini pregiati inizia secoli fa, e si fa risalire agli antichi Greci. Furono proprio i greci infatti i primi ad importare in questo territorio uno dei vitigni più antichi della storia: la Vitis Apicia o Apina, dalla quale si produce il celebre Fiano, che prende il nome da una particolare caratteristica di questo vitigno, in grado di attirare le api grazie al dolce profumo delle sue uve.

Proprio con la produzione di Fiano inizia la storia vinicola dell’Irpinia: il Fiano di Avellino può vantare la denominazione DOCG ed è considerato uno dei vini bianchi italiani più apprezzati, che proprio in Irpinia raggiunge il massimo delle sue potenzialità in termini di aroma e gusto.

Ma il Fiano non è l’unico vino rinomato che si produce in Irpinia: i suoli argillosi di questa regione, ricchi di minerali che favoriscono la crescita ottimale delle uve, sono particolarmente vocati alla coltivazione della vite, perché sono in grado di trattenere molta acqua e contrastare i periodi di siccità estiva; d’altra parte, essendo l’Irpinia una regione prevalentemente collinare e ricca di boschi, anche i picchi di temperatura durante la bella stagione risultano attenuati. Una adeguata esposizione al sole e ventilazione completano quello che si configura come l’habitat perfetto per la nascita e la crescita di preziosi vitigni, in grado di dare alla luce grandi vini.

 

Fiano, Taurasi, Greco: scopri i vini dell’Irpinia

Il Fiano di Avellino, il Taurasi e il Greco di Tufo sono le tre DOCG dell’Irpinia: si tratta di due bianchi e un rosso, prodotto con uve Aglianico, molto rinomati in tutta Italia, ognuno dotato di specifiche caratteristiche che li rendono assolutamente inconfondibili!

Il Fiano di Avellino è il vero e proprio simbolo della produzione vitinicola dell’Irpinia: si produce, secondo disciplinare, con almeno l’85% di uve Fiano, che possono essere miscelate all’occorrenza con quelle prodotte dai vitigni di Greco, Coda di Volpe e altre varietà . Il Fiano è un vino dal colore giallo paglierino, dall’odore intenso e dal sapore fresco e acidulo, che si presta bene all’invecchiamento.

Il Taurasi, prodotto da uve Aglianico, prende il nome dall’omonimo comune irpino intorno al quale sorgono le vigne che lo producono. È un vino dal colore rosso rubino e dal sapore pieno e armonico. Negli anni acquisisce, grazie all’invecchiamento, sentori e profumi che si fanno sempre più intensi e un gradevole colore aranciato. Il Taurasi è stato il primo vino irpino ad ottenere la classificazione DOCG.

Il Greco di Tufo è la terza perla dell’Irpinia: forse meno conosciuto rispetto ai suoi fratelli, il Greco di Tufo è in realtà un vino antichissimo, importato dai greci, che prende il nome dalla conformazione tufacea dei suoli su cui crescono le uve. È prodotto all’85% minimo con uve del vitigno Greco e, al 15% massimo, con uve Coda di Volpe; il suo gusto secco lo rende particolarmente adatto all’invecchiamento.

 

Classifica dei 10 migliori vini irpini

Scegliere non è stato facile, ma finalmente ci siamo!

Dopo aver conosciuto un po’ più da vicino i vini dell’Irpinia, siamo finalmente arrivati al momento tanto atteso: quello della selezione Si Wine dei 10 migliori vini irpini da assaggiare almeno una volta nella vita!

 

Rocca del Principe - Taurasi DOCG “Aurelia”

Taurasi Aurelia - Rocca del Principe

Rocca del Principe è una cantina a conduzione familiare che, nel territorio del comune di Lapio, produce ottimi vini Irpini, prevalentemente Fiano e Fiano Riserva.

Oggi ti propongo il loro Taurasi DOCG “Aurelia”, dedicato alla moglie del titolare dell’azienda, Ercole, da cui prende il nome.

 

Campania Greco IGT 2021 - Pietracupa

 

Il mio suggerimento è quello di provare, tra i vari vini in vendita su Si-wine, il Greco di Sabino Loffredo. Si distingue per le sue note di fiori bianchi e erbe aromatiche, in particolare la salvia. In bocca, il vino offre un gusto salino, citrico e tagliente.

Montefredane, l'area in cui si trovano i vigneti dell'azienda Pietracupa, sembra conferire ai vini bianchi un carattere distintivo.
L'azienda Pietracupa possiede circa 5 ettari di terreni argillosi, minerali e calcarei. Questo tipo di terroir può contribuire a conferire ai vini una notevole complessità e una certa mineralità. Il suolo argilloso può fornire una buona ritenzione idrica, garantendo una giusta nutrizione alle viti, mentre la presenza di minerali e calcare può influenzare il profilo aromatico e la struttura dei vini.

È interessante notare che l'azienda Pietracupa valorizza la vinificazione in acciaio per i suoi vini bianchi. Questo metodo di vinificazione può contribuire a preservare la freschezza e l'espressione varietale delle uve, permettendo di ottenere vini vibranti e pieni di carattere.

Villa Diamante - Taurasi Riserva "Ad Ultimum"


Villa Diamante è una cantina di Montefredane che pratica in alcune vigne un’antica forma di allevamento della vita: la raggiera avellinese, una crasi tra la modalità di allevamento ad alberello greco e quella ad alberata etrusca.

Vi consigliamo di provare il Taurasi Riserva Ad Ultimum, prodotto con uve di vitigni coltivati a raggiera e affinato 5 anni tra tonneaux e barrique. Un gusto unico!

 

Cantina del Barone - Fiano IGP “Paone”

Campania IGP Fiano “Paone” 2018 - Cantina del Barone

Cantina del Barone è una giovane realtà ma ancorata alla tradizione: qui, sotto la guida sapiente di Luigi Sarno, vincitore nel 2018 del premio Giulio Gambelli come migliore enologo under 40 e grazie ai suoli di origine vulcanica, ricchi di minerali e dall’esposizione invidiabile, nasce il Fiano IGP che vi consigliamo: il Fiano IGP “Paone”, che prende il nome dal pavone, animale simbolo di buon auspicio, orgoglio e bellezza, che nella Cantina del Barone non è solo un simbolo: potrete infatti ammirarlo mentre sfoggia con fierezza le sue piume in una spettacolare ruota, durante una visita in cantina.

 

Ciro Picariello - Fiano di Avellino DOP

 

 

Profumi intensi che vanno dai fiori alla zenzero e una grande riuscita per una grande uva bianca del Sud: stiamo parlando del Fiano di Avellino DOP Ciro Picariello, prodotto dalla omonima cantina di Summonte.

P.S. Mi piace così tanto che è il mio vino della casa!

 

Cantine Di Meo - Fiano di Avellino DOCG "Alessandra"

Di Meo rappresenta una delle aziende agricole storiche dell'avellinese. A Salza Irpina fin dal 1986, recuperando il casale ottocentesco di famiglia, Erminia Di Meo, rinnovò anche le vigne, innescando grande passione nell'azienda oggi seguita dai fratelli, Generoso e Roberto. Quest'ultimo, enologo si dedica alla vinificazione dei vini straordinari del territorio.

Il vino da provare assolutamente è il Fiano di Avellino Alessandra, vino bianco che conferma la grande longevità di questo vitigno. Roberto Di Meo oggi propone l'annata 2013. Solo osservando la vivacità del colore, sarebbe difficile indovinare l'annata. Il tempo dona a questo Fiano di Avellino il perfetto equilibrio. Vinificazione e affinamento solo acciaio.

 

Taurasi DOCG "Nero Ne'" 2017 - Il Cancelliere

L'Azienda Agricola Il Cancelliere è situata sui pendii argillosi di Montemarano, un luogo in cui Soccorso Romano, conosciuto come il Cancelliere, dedica le sue giornate alla coltivazione della vite. Questa azienda produce vini con uno stile unico e di grande personalità. Tra i loro prodotti spicca il Taurasi DOCG Nero Ne', frutto del progetto eno-culturale di Antonio di Gruttola.

L'azienda si concentra sull'utilizzo di metodi di produzione sostenibili e rispettosi dell'ambiente. Le vigne vengono coltivate senza l'uso di sostanze chimiche sintetiche e si fa affidamento su pratiche agricole tradizionali. Questo approccio permette di ottenere uve di alta qualità, che riflettono il terroir unico di Montemarano.

Grazie all'attenzione per i dettagli e alla dedizione di Soccorso Romano e del suo team, l'Azienda Agricola Il Cancelliere è diventata un punto di riferimento per gli appassionati. I lorovini si caratterizzano per la loro autenticità e la capacità di esprimere al meglio il carattere del territorio in cui sono nati.

 

 

 

Spumante Brut Metodo Charmat - Cantina Dryas

Non poteva mancare in questa selezione dei 10 migliori vini irpini uno spumante: Brut Metodo Charmat della Cantina Dryas è un vino frizzante ottenuto utilizzando il metodo Charmat, che prevede una rifermentazione controllata in autoclave.

Lo Spumante Dryas è particolarmente indicato come aperitivo, grazie alla sua  sua freschezza. Può essere servito come benvenuto durante un incontro sociale o come accompagnamento leggero per iniziare un pasto.

Una caratteristica interessante di questo vino è la sua versatilità nell'abbinamento con il cibo. Può essere accostato sia a cibi grassi, come i salumi, in quanto la sua vivace acidità aiuta a pulire il palato e bilanciare il gusto grasso, sia a piatti con una leggera tendenza dolce, come i crostacei.

 

Benito Ferrara - Greco "Vigna Cicogna"

La cantina Benito Ferrara ha una storia antichissima: la famiglia produceva vino già agli inizi del Novecento, nella piccola frazione di San Paolo, nel comune di Tufo. Attualmente agli antichi vitigni di Greco di Tufo si sono aggiunti quelli di Aglianico nel comune di Montemiletto.

La bottiglia consigliata è il loro magnifico Greco Vigna Cicogna!

 Campania IGT Rosso "Quasi Ottobre" - Di Pietro

Quasi Ottobre è un Aglianico Irpino senza compromessi. Attraverso la sua etichetta ci narra delle passioni del produttore Pasquale Di Pietro, le costellazioni e la musica.


New York" è considerato uno dei migliori album di Lou Reed, ma cosa accomuna questo disco al vino "Quasi Ottobre"? Pasquale Di Pietro lo ha utilizzato  per accompagnare le fasi ammostatura, affinamento e imbottigliamento. Siamo a Melito Irpino dove la famiglia Di Pietro è conosciuta per la sua "trattoria" e i suoi piatti tradizionali come la "minestra maritata" la pasta fatta in casa, i ragù dalle lunghe cotture. Ed è proprio con uno di questi piatti che si abbina il rosso da uve aglianico "Quasi Ottobre".