Produttore: Salvatore Magnoni
Salvatore Magnoni, conscio di intraprendere un'avventura affascinante, fin dal 2000 scelse di abbandonare il lavoro al negozio di dischi, per dedicarsi all'agricoltura immergendosi nella cura della sua terra, a Rutino, nel Cilento.
Ripristinare la vigna, recuperare gli ulivi e rendere funzionale una casa antica con una cantina naturale hanno richiesto tempo, impegno e dedizione. Salvatore racconta:" È un lavoro che richiede pazienza e attenzione ai dettagli, ma allo stesso tempo è gratificante e permette di connettersi con la natura e il territorio circostante".
La vigna di Salvatore Magnoni sorge in una posizione affascinante, con una vista panoramica sulla valle del fiume Alento e verso il Monte Stella. L'altitudine di 300 metri sul livello del mare e l'esposizione sud-sudovest contribuiscono a creare condizioni favorevoli per la coltivazione delle viti.
Il terreno è argilloso calcareo con una ricchezza di pietre, tipico del flysch cilentano e offre un substrato interessante per le radici delle piante di vite. La pendenza del 20-25% può favorire un buon drenaggio del terreno e l'esposizione al sole può contribuire alla maturazione delle uve.
Le varietà di uva coltivate sono l'Aglianico, il Fiano, la Falanghina e la Barbera. La coltivazione delle piante a guyot, con un sesto d'impianto fitto e una distanza tra i filari di 2 metri e 20 cm, indica un'attenzione alla gestione del vigneto per ottenere una produzione di qualità.
Inoltre la scelta di adottare un approccio di coltivazione biologica e l'uso di compost autoprodotto dimostrano un impegno per un'agricoltura sostenibile e rispettosa dell'ambiente. Questa attenzione alla cura del suolo e alla salute delle piante, sappiamo bene che può influire positivamente sulla qualità delle uve e dei vini prodotti.
La cantina è situata nel centro storico di Rutino, circondata da antiche mura di pietra e con un soffitto di castagno, bella da visitare per l'atmosfera suggestiva e un legame con la storia e la tradizione del luogo.
Qui avviene la vinificazione. "Il processo di fermentazione inizia in acciaio e finisce in legno".
"L'uso dell'acciaio all'inizio può favorire una fermentazione controllata, mentre il passaggio successivo in botti di legno, può conferire al vino ulteriori sfumature e complessità".
In cantina Salvatore Magnoni, utilizza botti di Garbellotto da 550 e da 1000 litri in rovere francese con tostatura leggera, Una scelta mirata ad influire sul profilo aromatico e sulla struttura del vino, alla ricerca di un equilibrio tra il contributo del legno e l'espressione delle uve.
Dopo l'imbottigliamento, il periodo di riposo in cantina per alcuni mesi consente al vino di affinarsi e stabilizzarsi, permettendo ai suoi caratteri di svilupparsi e armonizzarsi prima di essere commercializzato.
Nota bene che nella produzione dei vini di Salvatore Magnoni non vengono aggiunti solfiti né lieviti selezionati. Questo approccio rispecchia una filosofia più naturale e permette al vino di esprimere le caratteristiche intrinseche delle uve e del terroir.
Anche la scelta di non effettuare filtrazioni, ma solo una sgrossatura con cartucce da 5 micron, può contribuire a preservare la complessità e l'integrità del vino, mantenendo le sue qualità organolettiche.
La fermentazione malolattica avviene spontaneamente in legno e aggiunge ulteriori strati di complessità al vino. Questo processo può influire sulla struttura, sulla morbidezza e sull'espressione aromatica del vino stesso.
Rispettare e interpretare le differenti annate è un aspetto importante per cogliere le sfumature e le variazioni che ogni vendemmia porta con sé. Le annate possono essere influenzate da fattori climatici e da altre variabili che contribuiscono a creare vini unici e fedeli alla visione del produttore.
Visione che, secondo me, è ben sintetizzata nel nome dato al primo vino prodotto: "Primalaterra" 🍷
Azienda Agricola Salvatore Magnoni
Via Fratelli Magnoni, 11
84070 Rutino SA