Produttore: Azienda Vitivinicola Di Pietro

 

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Trattoria Di Pietro a Melito Irpino, se sei passato da queste parti negli ultimi novanta anni, hai fatto sicuramente una sosta qui!

Quest'anno infatti la Trattoria, molto nota per la sua cucina tradizionale irpina, (una delle migliori minestre maritate della mia vita), compirà ben 90 anni di carriera. Oggi alla guida abbiamo Crescenzo, meraviglioso oste, coadiuvato dai figli Pasquale e Anita, che rappresentano la quarta generazione di questa lunga tradizione di famiglia.

Dopo questo giusto preambolo, oggi l'attenzione è riservata a Pasquale Di Pietro.

Classe 1980, (data storica per questo territorio), laureatosi a Portici ad Agraria, tecnologie alimentari,  si è appassionato al mondo del vino grazie ad un incontro "fortunato"con Fortunato Sebastiano, l'enologo Irpino che cura molte aziende vitivinicole (che mi piacciono). Si è aperta una porta principale che ha consentito a Pasquale di conoscere un mondo del vino più vicino alle sue corde, al suo carattere e coinvolto pienamente dal suo fascino, nel 2019 decide di trasformare il produrre vino artigianalmente dalla vigna di famiglia, alla creazione di una vera e propria azienda vitivinicola.

Dalle vigne che sorgono più precisamente nella zona di Bonito a circa 320/350 metri sul livello del mare, nasce il primo vino da uve aglianico: il "Quasi Ottobre".

Al "Quasi Ottobre" Pasquale è fortemente legato proprio perchè è il vino con cui ha iniziato la sua avventura, Ne ha voluto personalizzare ogni aspetto, a partire dall'etichetta che rappresenta il cielo di ottobre, ovvero il cielo del periodo della vendemmia, ma anche il mese del suo compleanno.

Ma non solo, altra forte personalizzazione di questo vino è la musica. Pasquale ascolta durante le operazioni in cantina, ammostamento, fermentazione, affinamento e imbottigliamento, ogni annata un disco dedicato.

Per l'annata 2019 i R.E.M. "Automatic For the People", Lou Reed "New York" per la 2020 e "What Color Is Love" di Terry Callier per l'annata corrente che è la 2021.

E parlando proprio di questo vino, Il "Quasi Ottobre" 2021, Pasquale racconta di aver portato in cantina uva sanissima, il contatto con le bucce è durato per tutto il periodo di fermentazione, ovvero circa 14/16 giorni, svinatura con torchi manuali, sosta per il 70% in acciao e per il 30% in legno fino alla malolattica. Poi il vino affina negli stessi contenitori e si è aspettato circa un anno un anno e mezzo prima di imbottigliare.

Balsamico e floreale, "Quasi Ottobre" 2021 è un vino fine, di trama tannica sottile,  fluido nonostante l'alcol a 14,50. Un vino da godere pienamente grazie alla sua pienezza ma al tempo stesso, facilità di beva.

Nel 2022, per il desiderio di sperimentare nascono due vini nuovi, un rosso sempre da Aglianico e un bianco da coda di volpe.

"Fuori Squadro" è un vino che ti mostra un altro lato dell'Aglianico, un vino immediato, ma assolutamente non banale. Fresco, da bere anche ad una temperatura di servizio di 14/16 gradi. Frutto di una vinificazione "semplice" svolta in acciaio e successivamente affinato in acciao e bottiglia.

"Meno un Quarto" è il bianco da coda di volpe. Come il resto dei vini, è stato vinificato a tino aperto, con i propri lieviti, con una macerazione che va dai 3 ai 6 giorni, malolattica svolta in acciaio e poi bottiglia. La coda di volpe è sicuramente "il vitigno della nostra terra" racconta Pasquale.

Mi è piaciuta molto questa prima annata, il vino non è filtrato, ha carattere deciso, ottimo per accompagnare il pasto, ideale con le ricette irpine a base di baccalà, ma anche con le verdure.

Nel frattempo un quarto vino "is on the way"! Ma di questo parleremo più avanti.

 

 

un vino eterno proprio come i brani che lo hanno accompagnato nelle fasi principali.

Azienda Vitivinicola Di Pietro
Viale della Libertà, 34
83030 Melito Irpino (Avellino) | Italia