"Un astemio per amico" 🎵
So bene 😊 di non essere la sola, è da un po’ di tempo che rifletto sulle nuove norme del Codice della Strada, entrate in vigore dal 14 dicembre 2024, e sull'inasprimento delle sanzioni.
All’inizio non si parlava di altro, era, ma in effetti lo è ancora oggi, l'argomento del giorno per noi "enofili".
Spesso mi chiedono: "Simona come fai quando vai alle manifestazioni dove si beve tanto, in quei posti impossibili da raggiungere se non con auto propria"? La risposta è sempre la stessa: "Semplice! Non bevo, sputacchiera personale alla mano e via"!
Sono estremista? Forse sì, ma è l'unico modo per non infrangere regole che in realtà ogni sano bevitore già conosceva.
Questa riflessione mette in luce un tema cruciale ossia l’importanza di una responsabilità personale che precede qualsiasi norma o inasprimento delle sanzioni. Si tratta di essere coerente con un principio che chiunque ami il vino o la convivialità dovrebbe condividere: rispettare innanzitutto gli altri, sé stessi e poi anche la legge. È necessario trovare il modo per partecipare agli eventi enogastronomici senza compromettere la sicurezza di tutti, sottolineando che il piacere della degustazione non passa necessariamente solo dall’assunzione dell’alcol, ma anche dall’esperienza e dalla cultura che essa rappresenta.
In certe situazioni si sta passando dal “bere con moderazione” al “non bere affatto” soprattutto quando ci si deve mettere alla guida. Questo ha inevitabilmente un impatto sulle abitudini di consumo, non solo a livello personale, ma anche nel modo in cui viviamo il vino e lo stare in compagnia.
Cosa noti tra le persone che frequenti? Sta emergendo una nuova normalità che cambia il rapporto con il vino o è solo un adattamento momentaneo? E tu come affronti questa cambiamento?
Bevi a casa e inviti gli amici vicini? Questa è un’opzione sempre più comune: condividere il vino con chi vive vicino, eliminando il problema degli spostamenti. Un’idea pratica e socialmente sostenibile.
Usi il taxi o i servizi di ride-sharing? Anche questa è una soluzione adottata da chi non vuole rinunciare al piacere di una cena fuori accompagnata da un buon bicchiere di vino.
Eviti di ordinare vino al ristorante? Per molti, questa scelta sta diventando frequente, spostando l’attenzione verso bevande con basso contenuto di alcol o senza alcol.
Lo scorso dicembre, proprio a cavallo delle nuove regole, insieme ad un gruppo di amici e clienti abbiamo pensato di prendere in affitto un pulmino con conducente, piuttosto che andare ognuno con la propria auto, per fare una gita fuori porta, per visitare una cantina. Ecco, questa si è rivelata la soluzione ideale per godersi appieno l’esperienza di una giornata in vigna. Oltre ad essere sicura, questa scelta aggiunge anche un tocco di socialità al viaggio stesso: si parte e si torna insieme, creando un’atmosfera di gruppo che arricchisce l’esperienza. Un esempio concreto di come sia possibile conciliare la passione per il vino con la responsabilità verso gli altri e sé stessi.
Eliminato lo stress automobilistico abbiamo visitato la Cantina del Barone a Cesinali e ascoltato Luigi Sarno raccontare la sua storia e quella dei suoi vigneti.
Non è stata solo una visita, ma un’immersione nella passione di chi vive la terra e il vino come un’estensione di sé stesso. Bella la descrizione dell'amico Luigi sulla particolarità dei due vigneti, così vicini eppure così distinti, che danno vita ai suoi due vini, il Paone e Particella 928. Sono queste le storie che rendono il vino più di una semplice bevanda: è cultura, tradizione e umanità. Nonostante il freddo, l’energia e il calore delle parole di Luigi hanno reso la giornata perfetta sotto ogni aspetto e il racconto del vino si è intrecciato con la convivialità del pranzo. La struttura accogliente, realizzata da Luigi e la sua famiglia, ha fatto da cornice ideale per un’esperienza enogastronomica autentica.
Ogni portata è diventata un momento di scoperta, esaltata dalla qualità degli ingredienti locali e dai vini ben abbinati. La degustazione dei due bianchi della Cantina del Barone, Paone e Particella 928, ha permesso di apprezzare le differenze dei vigneti attraverso le spiegazioni appassionate di Luigi Sarno, aggiungendo profondità all’esperienza. La giornata è stata poi arricchita dalla presenza di altri grandi vini del territorio, come Miniere 2022 di Cantine dell’Angelo, raccontato dalla moglie di Angelo Muto, Franca Troisi, e infine due rossi di carattere a chiudere in bellezza: Gioviano 2019 e Nero Ne’ 2017 della cantina Il Cancelliere di Montemarano, perfetti per accompagnare l’arista di maiale con patate.
Che bella giornata, sicuramente da replicare!
L’ultima soluzione, adottabile per un’uscita senza pensieri 😊, potrebbe essere… avere un astemio per amico!
Cin cin!🍷
p.s.
"Può darsi ch'io non sappia cosa dico
Scegliendo te, un astemio, per amico
Ma il mio mestiere è vivere la vita..."
🎵🎵🎵