FIVI. Sabato 10 Maggio 2025 Il Sabato del Vignaiolo: Campania.

Le mie impressioni a proposito della Giornata del Vignaiolo - Campania, che si è svolta sabato 10 maggio, a Castelvetere sul Calore.

Dopo la mattinata trascorsa in enoteca a Cava, alle 13, mi sono diretta verso la meta.

In un'ora circa, l'arrivo a Castelvetere sul Calore, un luogo dove sono passata tante volte per andare a visitare i vignaioli irpini, ma senza fermarmi a percorrere le viuzze del paese.
Confermo la bellezza di un territorio, che merita di essere conosciuto.


Buona l'intuizione di Fabio de Beaumont e dei Vignaioli FIVI campani che hanno scelto il centro storico, anche se non di facilissimo accesso per tutti.

Però... il parcheggio è stato accogliente e soprattutto gratuito, e gli abitanti incontrati camminando per il paese, hanno fornito le giuste indicazioni, per accedere al perimetro della zona in cui si è svolta la manifestazione.


Senza fila, (oggi un vero lusso), è iniziato il percorso di degustazione, con il pregio di aver avuto nel costo del biglietto, oltre al bicchiere anche un trancio di torta rustica come stuzzichino di benvenuto.

Prima tappa con Giuseppe Fortunato e la moglie Sandra di Contrada Salandra, che ti accolgono con i loro sorrisi. Provo la loro Falanghina Campi Flegrei annata 2021, ancora non in commercio, ma in uscita a breve.

Dunque ho iniziato molto bene la degustazione della giornata. 😉

Un bel sottofondo musicale mi hai introdotto al resto degli incontri, mi sono diretta da Mila Vuolo che ha proposto i suoi vini, bianco e rosato, appena imbottigliati. Una sosta per riprovare il suo Fiano 2024, (lo avevo già provato la settimana prima e ha fatto già grandi progressi).

Affacciandomi da qui mi rendo conto che Castelvetere, è posto abbastanza in alto, c'è un po' di vento, ma si gode di una bella vista sulla valle e si notano i piccoli appezzamenti di vigne allevate a raggiera avellinese, ormai quasi in via di estinzione. Peccato perchè rendono davvero suggestivo il paesaggio.

Si sono susseguiti gli incontri con altri produttori. La mia grande curiosità è stata fermarmi al banchetto FIOI, Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti, dove ho ritrovato Francesco Pepe con il suo olio extravergine di oliva "Erede" e Giorgio Gentilcore di Torre a Oriente con il suo "cuore d'ortice". Queste due cultivar, rispettivamente Marinese e Ortice producono extravergini buonissimi, assolutamente da avere sulle nostre tavole secondo me, anche perchè davvero una goccia può esaltare incredibilmente una preparazione.

Proseguendo il percorso, sosta obbligatoria al banchetto di Villa Diamante con Diamante e la figlia Serena Gaita. Abbiamo scambiato chiacchiere "indipendenti" provando il loro Fiano annata 2023, vino unico, mix di Vigna della Congregazione e Clos D'Haut, in aggiunta ho riprovato i vini da vigna vecchia, Vigna della Congregazione annata 2022 e 2020.

Continuo l'itinerario fermandomi a provare il Picoli, (etichetta rinnovata), con il figlio di Marilena Bambinuto e da Rosa Boccella per un rosato sorprendente, anche questo in anteprima.

Nel bel mezzo si svolgeva una master-class con Maurizio Paolillo sui rosati, che mi sono persa...
Ancora degustazione da Torre Pagus, compravo i loro vini molti anni fa.
Non poteva mancare La Sibilla dove ho scoperto che il loro Domus Giulii è diventato un Cru, senza macerazione. Vino piacevolissimo, salato, esattamente come piace a me!
Una delle ultime soste da Enoz, che oggi non produce solo vini rossi ma anche due bianchi macerati, Falanghina e Fiano.
In sintesi? La prima osservazione è questa: nel vino campano c'è stato il ricambio generazionale, questo è un fatto!
Dietro ad ogni banchetto ragazzi giovani, in alcuni casi molto giovani che hanno desiderio di seguire le orme delle aziende di famiglia, ma con un balzo che è molto percettibile. Allo stesso tempo e forse per lo stesso motivo, una giornata in cui mi sono sentita proiettata nel passato. Le giuste chiacchiere, gli abbracci e tanti gli inviti.

Una menzione speciale per Raffaele Troisi (Vadiaperti- Traerte) che pur non essendo parte di FIVI, è venuto all'evento come avventore e per stare con gli amici, lo spirito esatto del vignaiolo.
Ne è valsa la pena, anzi come dicono gli anglofoni "worth it" 
rende meglio! 

Sintesi della sintesi: una giornata "libera" e con tanta "semplicità culturale".
 
 

Ringrazio tutti i vignaioli FIVI che hanno partecipato con dedizione alla giornata!

 


Simona.