Appuntamento con il vino 🍷

La degustazione di un vino è uno strumento potente e la consapevolezza di certi gesti può fare la differenza. 😊

 

recentemente navigando nel fantastico mondo del web e non solo, mi è capitato di leggere che l'attenzione nella degustazione professionale dei vini va via via focalizzandosi maggiormente sul gusto piuttosto che sull’olfatto.
 
Così d'impeto, penso subito che si tratti di un’eresia!

Una pratica contraria ai miei "principi", per non parlare degli insegnamenti AIS.

Sarebbe però assurdo non pensarci su e non tener presente una considerazione diversa dalla mia. Significherebbe avere lo sguardo un po’ corto e non mi appartiene. Continua però ad esserci qualcosa che non mi convince!

Perchè mai dovrei trascurare l'esame olfattivo, per favorire l'esame gustativo?

Anche tu hai letto qualcosa a tal proposito?
Non capisco questa fretta di arrivare alle papille gustative durante una degustazione più tecnica.

Posso capire che nel consumo informale non si sia così attenti ai sentori e si passi direttamente al gusto (anche se sono convinta che l'abitudine ad utilizzare prima l'olfatto ci possa salvare la vita  😀) .
"Posso averne un altro sorso"? Vuol dire vorrei capirne di più, ma prima passando di nuovo e ancora per l'olfatto.


E' questo il gioco intrigante del vino.
C'è l'olfatto, poi ci sono le sensazioni retronasali, che possono sì avere momenti separati ma anche costituire un insieme.
E il gioco continua.
L'ossigeno si insinua nella nostra degustazione. I "vini buoni" evolvono nel bicchiere e la parola evolvere porta con sè un significato inequivocabile.

Qui subentra il concetto del tempo.
Il tempo che dovremmo prenderci per dare valore al lavoro di un viticoltore, che dura 365 giorni l'anno.

Ora vado, ho un appuntamento 🍷 e mi piace essere puntuale.