Alexa, qual è il vino perfetto
Oggi vorrei presentarti Alexa. Vi conoscete già?
Alexa è stata creata nel 2014 e vive con noi, nelle nostre case, in Italia dall’ottobre del 2018.
Alexa è l’assistente vocale di casa Amazon, basato su cloud ed è l’intelligenza artificiale che alimenta Amazon Echo e altri dispositivi a noi vicini e familiari.
Il nome di Alexa intende evocare la leggendaria Antica Biblioteca di Alessandria d'Egitto, per la possibilità infinita di richieste che il dispositivo può offrirti.
Ma cos’è un’intelligenza artificiale (IA) e come influisce sulle nostre vite?
La definizione riportata sul sito del Parlamento Europeo è la seguente:
“L’intelligenza artificiale (IA) è l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività”.
Alcuni tipi di intelligenza artificiale esistono da più di 50 anni.
A questo punto mi ritorna in mente il film “Io e Caterina”, un film del 1980 diretto da Alberto Sordi.
Lo hai visto anche tu? Se ancora non l’hai visto, te lo consiglio vivamente. E’, a mio parere, pieno di intelligente ironia.
Ricordo alcune battute.
Enrico (Alberto Sordi) chiede al suo amico Arturo (Rossano Brazzi), che vive negli USA: “Artù chi è stà Caterina?”
Arturo: “Chi è Caterina? Quella che ha sostituito mia moglie e le cameriere, la casa la governa lei, quella che in Italia chiamereste una donna tuttofare!”
Enrico: “Magari ci fosse!”
Seguono poi dialoghi tra i due personaggi, che oscillano tra l’esaltazione
dell’emancipazione della donna ed il suo totale sgretolamento, fino ad arrivare a preferire un robot, una IA ad una donna in carne ed ossa!
Tutti noi sappiamo che in alcuni momenti questo pensiero potrebbe - e dico potrebbe - sfiorare silenziosamente la mente di qualcuno.
Ma miei cari, se nel 1980 si pensava a Caterina, nel 2021 potremmo pensare anche ad un bel Caterino .
A parte gli scherzi, quello che a noi ora interessa, è quanto l’intelligenza artificiale sia presente nella nostra vita di tutti i giorni, a volte senza nemmeno accorgercene: shopping in rete, pubblicità, ricerche online, assistenti digitali personali (cellulari), Covid19 e tanto altro. E’ proprio attraverso il loro utilizzo che siamo proprio noi a regalare un enorme
numero di dati a tutte le IA, che ci seguono passo passo durante le nostre giornate, a volte anche in modo piuttosto invadente e noi glielo permettiamo!
Ed ora ritorniamo ad Alexa, la nostra affezionata assistente vocale intelligente di casa Amazon – non nostra! -, che diventa di giorno in giorno sempre più raffinata ed affinata, in grado di intendere il “linguaggio naturale”, cioè di capire quello che le diciamo, parlando
ad un nostro dispositivo e che oltre a consentirci di chiedere in modo semplice di ascoltare la musica, conoscere il meteo e le notizie, controllare la propria smart home, gestire l'agenda della famiglia, avere idee per le ricette del pranzo domenicale, da luglio 2021 sa suggerire anche i vini da associare a determinati piatti o occasioni particolari. Si chiama Vino Perfetto, la skill che trasforma Alexa in un sommelier.
E’ evidente che lo scopo finale è vendere vino attraverso la piattaforma.
Oggi, più che mai, tutti cercano nuove strade per vendere e vendere di più; come si può ostacolare o dar torto a qualcuno, che decide di procedere in nuove direzioni per incrementare il proprio lavoro e le vendite, soprattutto dopo un periodo di enormi difficoltà economiche, che, sotto varie forme, tutti noi abbiamo vissuto.
Le nuove strade, però, devono essere scelte sempre con molta attenzione, per evitare che possano trasformarsi in un pericoloso boomerang.
Certo, tutto si può comprendere, ma sentire una macchina dare risposte da sommelier… Ma anche NO! Grazie!!!