Alla scoperta di Lapio tra misteri e sapori

Alla scoperta di Lapio tra misteri e sapori

Dalla colonizzazione greca a quella longobarda, dal Fiano al Taurasi, ecco cosa visitare e degustare a Lapio in Irpinia

Nel cuore della valle del Calore, in prossimità del monte Tuoro e in un territorio da secoli vocato alla produzione di ottimi vini, sorge Lapio, antichissimo borgo medievale.

Prima colonia greca e romana dell’Irpinia, Lapio ha una storia quasi millenaria, così come altrettanto antica e rinomata è la sua produzione vinicola: scopriamo insieme cosa fare, cosa mangiare e soprattutto cosa bere in questo bellissimo borgo!

 

Lapio in Irpinia: cosa vedere

A soli 20 km da Avellino e 25 da Benevento, Lapio è il punto di partenza ideale per esplorare l’Irpinia, i suoi sapori e soprattutto i suoi fantastici vini, dal Fiano di Avellino, che proprio in questa terra vide la luce per la prima volta, al Taurasi, rosso fiore all’occhiello della produzione enologica della regione. Il comune di Lapio, che oggi conta poco più di 1500 abitanti, ha una storia antichissima: i primi a eleggerlo come loro dimora furono i Greci, ma fu con il dominio Longobardo prima e come feudo dei Filangieri di Napoli poi che il borgo di Lapio vide il suo massimo splendore.

Il castello e il palazzo baronale Filangieri meritano assolutamente una visita: nonostante i danni subiti durante il terremoto del 1980, è ancora possibile ammirare all’interno dei pregevoli affreschi.

Di grande interesse è anche l’architettura religiosa risalente al periodo gotico: da visitare durante una gita a Lapio sono senza dubbio le costruzioni più antiche, ovvero la Chiesa del Loreto e la Chiesa della Madonna della Neve, poi la Chiesa di San Giuseppe e la Chiesa di Maria Santissima del Monte Carmelo, dove sono invece custoditi bellissimi pastori settecenteschi napoletani, e infine, imperdibile, la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, la più importante della città, dove sono custodite le celebri 22 Tavolate dei Misteri di Lapio, statue di cartapesta realizzate nel 1700 da autore tuttora ignoto e raffiguranti la Passione e la morte di Gesù, che vengono esposte ogni venerdì santo e che, da oltre 3 secoli, accompagnano la Via Crucis del paese dando luogo ad una delle tradizioni più belle e sentite del territorio.

 

Cosa bere e mangiare a Lapio e in Irpinia

Ma se i Longobardi prima e la famiglia dei Filangieri poi hanno lasciato a Lapio interessanti testimonianze storiche, architettoniche e culturali, a portare in questa terra il regalo più grande furono probabilmente i Greci, che proprio a Lapio piantarono i primi esemplari di Vitis Apicia, l’originario vitigno del Fiano.

Secondo alcuni è addirittura dalla parola “Apicia” o “Apina” che deriva l’etimologia del nome Lapio. Ma il Fiano di Avellino non è l’unico vino che vale la pena assaggiare in questa splendida terra: a soli 9 km circa di distanza da Lapio sorge Taurasi, zona di produzione dell’omonimo e celebre vino ottenuto da uve aglianico, un altro dei protagonisti di questa terra feconda.

Tra gli altri prodotti tipici del territorio spicca sicuramente l’olio extra vergine di oliva ottenuto dalla “Ravece”, coltivata da diverse piccole aziende in questo territorio. Si tratta di una cultivar autoctona dalla rese bassissime da cui si produce un olio extra vergine in purezza di grande qualità, fruttato intenso, con le caratteristiche note di amaro e piccante. Ideale con la cucina locale.

Una buona occasione per degustare tutte queste prelibatezze è senza dubbio il Fiano Love Fest, che viene organizzato ogni anno durante il mese di Luglio o Agosto proprio dal Comune di Lapio in collaborazione con Slow Food, l’Onav e alcune cantine del territorio: durante la manifestazione è possibile degustare ottimi vini e altri prodotti tipici, organizzare trekking alla scoperta dei vigneti e ammirare le stelle da una apposita postazione astronomica, il tutto condito dall’aria frizzante e profumata che si respira tra le valli irpine d’estate.

 

Lapio in Irpinia: un giro nei dintorni

Se siete a Lapio in vacanza non potete farvi mancare una gita nella vicinissima Taurasi, piccolo borgo immerso tra le colline ricoperte di vigne e uliveti, dall’atmosfera bucolica, dove il tempo sembra essersi fermato. Dopo una visita alla torre dell’Orologio sarà davvero magico perdersi tra i vicoletti costeggiati da case in pietra che si aprono poi, una volta raggiunta il Castello di Don Gesualdo, su un panorama mozzafiato.

Altro borgo che merita una visita è Montefusco, a poca distanza da Taurasi, sul punto più alto del monte Gloria: tra le visite alle cantine, ai numerosi musei e alla storica Bottega del Tombolo, la giornata passerà in un istante e densa di preziosi ricordi! Infine, per gli appassionati di trekking e natura, non c’è niente di meglio che concedersi una passeggiata immersi nel verde alla scalata del monte Tuoro: il sentiero inizia sulla sommità del paese di Castelvetere, attraversa la località Castelluccio, fino ad arrivare alla cima del monte, a circa 1400 metri di altezza, da dove lo sguardo si perde tra le valli ricoperte di vigne: una vera gioia per gli occhi e per l’anima!

P.s. Se sarete in Irpinia questo fine mese e siete appassionati di festival musicali, dal 19 al 25 Agosto, Vinicio Capossela organizza la settima edizione del suo “Sponz Fest”.